Dieta Oloproteica: cos’è, come funziona, menù e opinione

La dieta Oloproteica è una strategia nota anche come “Liposuzione Alimentare”.

Proprio questo soprannome ha avuto un grande impatto nel richiamare l’attenzione di tantissime persone, esperti compresi.
Oloproteica è un marchio registrato, trattandosi di un approccio basato sulle nozioni divulgate dai dottori Giuseppe Castaldo, Assunta Vitale e Laura Castaldo.

Questa dieta ha meritato il soprannome citato poc’anzi in virtù della sua presunta capacità di ridurre gli accumuli di adipe localizzati in sede pertrocanterica, ovvero tra cosce e glutei.

Inoltre, questo metodo favorirebbe un miglioramento della circolazione sanguigna a livello degli arti inferiori.

Cos’é la Dieta Oloproteica?

Questo regime alimentare appartiene alla categoria delle diete proteiche e chetogeniche.

Viene applicato in un apposito centro medico e usato per trattare l’obesità in presenza o meno di patologie metaboliche.

Le basi scientifiche su cui poggia la dieta Oloproteica fanno riferimento agli studi del professor Blackburn, secondo cui l’eliminazione dei carboidrati sarebbe in grado di annullare l’effetto anabolico dell’insulina sul tessuto adiposo.

Inoltre, aumentando l’apporto proteico fino a 1,2-1,5 grammi per Kg di peso corporeo sarebbe possibile preservare la massa muscolare del paziente, limitando il catabolismo. Poco più di vent’anni fa, nacque la dieta Oloproteica, che apportò alcune correzioni alle convinzioni del professor Blackburn.

Le innovazioni introdotte sono le seguenti:

  • è consigliato l’uso di amminoacidi (in grado di stimolare la sintesi di GH) e di proteine del siero del latte purificate
  • la quota di carboidrati è stata fissata tra i 10 e i 20 grammi al giorno (è ammesso soltanto il fruttosio derivante dagli ortaggi)
  • la quota lipidica giornaliera deve essere pari a 10 grammi (l’equivalente di un cucchiaio di olio extravergine d’oliva)
  • l’assunzione di proteine deve derivare in parti uguali da alimenti e integratori
  • questo approccio ha una durata massima di 21 giorni, in modo da scongiurare eventuali effetti collaterali
  • è necessario integrare con sali minerali alcalinizzanti, allo scopo di compensare l’acidificazione causata dalla chetosi
  • ciascun paziente deve integrare i minerali di cui è carente a causa degli effetti diuretici della dieta
  • è necessario integrare vitamine, oligoelementi, omega 3, uricosurici, epatoprotettivi e altre sostanze raccomandate
  • al termine della dieta, il programma prevede l’avvio di un protocollo di rieducazione alimentare chiaramente ispirato alla dieta mediterranea

Insulina e cortisolo favoriscono l’accumulo di adipe sull’addome, mentre gli estrogeni in prossimità del bacino.

Studi recenti hanno confermato, invece, come il GH (ormone della crescita) favorisca la lipolisi.
L’obiettivo della dieta Oloproteica è ridurre il più possibile l’insulina incrementando la produzione di GH, allo scopo di favorire l’eliminazione del tessuto adiposo.

Criticità

Sebbene favorisca il dimagrimento, questa dieta può avere ripercussioni negative sull’organismo, esattamente come le altre diete chetogeniche.

Limitando il trattamento a un massimo di 3 settimane, gli autori allontanano qualunque tipo di responsabilità.

Resta il fatto che si tratta di una dieta estremamente sbilanciata e troppo ricca di integratori alimentari, pertanto poco educativa e non sostenibile. Inoltre, tale approccio alimentare limita eccessivamente l’apporto calorico giornaliero, aumentando sensibilmente la stanchezza.

Considerato il fatto che non esiste un menu standard (essendo questo a discrezione del medico), ciò che possiamo fare è fornire un esempio quanto più vicino alla realtà.

Non riporteremo gli spuntini (per lo più composti da proteine in polvere e aminoacidi disciolti in acqua o yogurt senza grassi), che vengono di volta in volta programmati dal medico in base alle caratteristiche fisiche del soggetto.

Lunedì
Colazione: 40 grammi di bresaola e un finocchio
Pranzo: 100 grammi di merluzzo cotto al vapore con contorno di spinaci
Cena: 150 grammi di petto di pollo ai ferri e un’insalata di cetrioli

Martedì
Colazione: 2 uova sode e una manciata di frutti rossi
Pranzo: 100 grammi di fesa di tacchino e broccoli al vapore
Cena: un trancio di pesce spada

Mercoledì
Colazione: 40 grammi di prosciutto crudo sgrassato e un pompelmo
Pranzo: 100 grammi di sogliola con contorno di finocchi al vapore
Cena: 150 grammi di manzo magro con un’insalata verde

Giovedì
Colazione: 40 grammi di bresaola e un finocchio
Pranzo: 100 grammi di merluzzo al vapore con contorno di cavoletti di Bruxelles
Cena: 150 grammi di petto di pollo ai ferri con insalata di rucola e pomodori

Venerdì
Colazione: 2 uova sode e una manciata di frutti rossi
Pranzo: 100 grammi di fesa di tacchino e un’insalata di finocchi e arancia
Cena: 150 grammi di orata al forno e un’insalata di cetrioli

Sabato
Colazione: 60 grammi di bresaola e una carota
Pranzo: un trancio di pesce spada con contorno di spinaci
Cena: 2 uova alla coque e indivia al forno

Domenica
Colazione: 40 grammi di prosciutto crudo sgrassato e un pompelmo
Pranzo: 100 grammi di fesa di tacchino e un’insalata verde con pomodorini
Cena: 150 grammi di manzo magro con contorno di cicoria

La mia opinione sulla Dieta Oloproteica

Per quanto la dieta Oloproteica sia in grado di stimolare il dimagrimento in maniera simile a quanto fanno molte diete chetogeniche e low carb, non ci sentiamo di consigliarla a nessuno dei nostri clienti. Si tratta, infatti, di un piano nutrizionale estremamente complesso, che necessita di un monitoraggio medico costante e che non si addice a uno stile di vita attivo.

Inoltre, le criticità ravvisate da medici ed esperti non sono poche e vanno messe sul piatto della bilancia.

All’interno della nostra offerta di coaching personalizzato (nutrizione + allenamento), troverai una sola tipologia di dieta, ovvero quella mediterranea. Questo approccio alimentare è privo di restrizioni, ma soprattutto vario ed equilibrato. Il nostro organismo necessita di proteine, lipidi e carboidrati in quantità adeguate e la dieta mediterranea è in grado di garantire tutti i nutrienti necessari.

La mia opinione sull’Oloproteica è, quindi, abbastanza negativa, ragion per cui abbiamo deciso di escluderla dal nostro servizio di coaching personalizzato. Per dimagrire senza traumi e restrizioni, ma soprattutto senza dover acquistare tonnellate di integratori, scegli la dieta mediterranea e richiedi il nostro servizio di coaching!

 

L’Oloproteica non è una dieta facile da seguire: l’apporto calorico è decisamente contenuto, così come lo sono le quantità di carboidrati e grassi. Il 70% delle calorie giornaliere deriva dalle proteine, che occupano una parte rilevante tra i cibi ammessi. Inoltre, non è del tutto chiaro il motivo per cui metà della proteine assunte quotidianamente deve obbligatoriamente provenire da integratori alimentari (proteine del siero del latte).

L’Oloproteica è una dieta che sconsigliamo, se non per periodi di tempo molto brevi. La raccomandazione è di adottare un approccio alimentare sostenibile, in grado di adattarsi a uno stile di vita attivo. Al contempo, è fondamentale concedere il giusto spazio all’attività fisica, fondamentale per incrementare il dispendio calorico e ridurre i depositi adiposi.

Gabriella Vico
Sportiva professionista per più di 20 anni, Coach Fitness e Coach nutrizionale, dottoressa in Scienze Motorie e Sportive, condivido con i miei lettori tutte le mie conoscenze e le mie astuzie per aiutarli a vivere a lungo, con una miglior forma fisica ed un’ottima salute.
Stefania Mazzone
Stefania Mazzone ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'università Federico II di Napoli. Appassionata di fitness e forte promotrice di un corretto stile di vita per il raggiungimento di un buono stato di salute.
Gaia Mazzone
Dott.ssa Gaia Mazzone, nutrizionista laurea in Scienze Biologiche presso l’Università Luigi Vanvitelli. Laurea in Scienze degli Alimenti e Nutrizione Umana presso l’Università Luigi Vanvitelli.