Dieta Metabolica: cos’è, come funziona, menù e opinione

dieta metabolica

La dieta metabolica è un protocollo alimentare ideato nel 2000 dal dottor Mauro Di Pasquale, medico nutrizionista canadese di origini italiane.

Come funziona questo particolare regime alimentare? Alterna periodi caratterizzati da un normale apporto di carboidrati a periodi con un ridotto apporto di carboidrati e un elevato contenuto di proteine e grassi.

Secondo la teoria del proprio creatore, durante le fasi “low carbs” il paziente riuscirebbe a perdere rapidamente la massa grassa, mantenendo inalterata quella muscolare.
Inoltre, riuscirebbe a migliorare la propria forza fisica, le difese immunitarie e persino l’umore.

Per scoprire se quanto detto è possibile e quali sono le rinunce da fare, continua a leggere questo articolo.

Cos’é la dieta metabolica?

La dieta metabolica fa il suo esordio nel 2000, essendo descritta all’interno del libro intitolato “The metabolic diet: the revolutionary diet that explodes the myths about carbohydrates and fats”.

L’obiettivo di questo regime alimentare a fasi alterne è spingere l’organismo a bruciare il più rapidamente possibile il grasso in eccesso, mediante una riduzione del consumo di carboidrati. Come accennato, il taglio dei carboidrati non è continuativo ma periodico.

Se la dieta mediterranea, anche nelle sue versioni più rigorose, garantisce un apporto di carboidrati mai inferiore ai 120 grammi al dì, la dieta metabolica prevede un periodo iniziale caratterizzato da un quantitativo giornaliero di carboidrati pari a 30 grammi. A questa fase di “cut”, seguono brevi periodi durante i quali i carboidrati vengono reintrodotti, allo scopo di rifornire muscoli, cervello e fegato delle necessarie scorte energetiche.

Le restrizioni alimentari riguardano soltanto la prima fase. La seconda fase non prevede nessun divieto, essendo ispirata alla dieta mediterranea. Secondo il creatore di questo protocollo alimentare, l’alternanza tra fasi normali e fasi “low carbs” dovrebbe indurre l’organismo ad utilizzare i grassi (e non più i carboidrati) come principale fonte energetica.

Come funziona la dieta metabolica?

Il regime alimentare ideato dal dottor Di Pasquale prevede due fasi principali.

  • La prima fase, che dura 12 giorni, è detta anche “metabolica” o “di valutazione”.
    Come accennato, durante questa fase, i carboidrati ammessi non superano i 30 grammi al giorno. È necessario, pertanto, consumare soprattutto proteine, dalle quali devono provenire il 40-50% delle calorie giornaliere, e grassi (possibilmente insaturi, ovvero olii vegetali, pesce azzurro, frutta secca, etc), dai quali deve provenire la parte restante delle calorie giornaliere. Una volta terminato il primo mese di dieta, questa fase durerà soltanto 6 giorni
  • La seconda fase, o “di ricarica”, comincia il tredicesimo giorno e dura soltanto 2 giorni.
    Prevede la seguente suddivisione dei nutrienti: dai carboidrati deve provenire circa il 40-50% delle calorie giornaliere, dai grassi il 25-30% e dalle proteine il restante 25-30%. Inizialmente, questa fase dura 2 giorni, per poi ridursi ad un solo giorno. L’obiettivo di questa fase è riempire muscoli, cervello e fegato di glicogeno, in modo da ripristinare i normali livelli energetici

Il programma va diviso in questo modo:

  • giorni 1-12: normo-calorica a ridotto contenuto di carboidrati
  • giorni 13 e 14: normo-calorica con moderato contenuto di carboidrati
  • giorni 15-26: normo-calorica a ridotto contenuto di carboidrati
  • giorni 27-28: normo-calorica con moderato contenuto di carboidrati
  • giorni 29-34: ipocalorica a ridotto contenuto di carboidrati (in questa fase l’apporto calorico va tagliato, in modo da massimizzare i benefici della dieta in termini di diminuzione del peso corporeo)
  • giorno 35: ipocalorica con moderato contenuto di carboidrati

Di seguito un esempio di menù relativo alla fase 1, che è quella più restrittiva e, quindi, decisiva:

Lunedì
Colazione: un bicchiere di latte intero, un uovo alla coque e un pugno di frutta secca
Spuntino: una mela verde
Pranzo: una fettina di vitello con contorno di zucchine grigliate
Cena: 200 gr di merluzzo con contorno di spinaci

Martedì
Colazione: uno yogurt greco e 3 fette biscottate integrali
Spuntino: 50 gr di grana padano
Pranzo: 200 gr di petto di pollo alla griglia con contorno di finocchi al vapore conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva
Cena: un trancio di salmone e una manciata di mandorle

Mercoledì
Colazione: 50 grammi di bresaola e una fetta di pane integrale
Spuntino: una mela verde
Pranzo: 200 gr di sgombro con insalata di carote e finocchi
Cena: una frittata di zucchine con insalata di radicchio

Giovedì
Colazione: un bicchiere di latte intero e un pugno di frutta secca
Spuntino: uno yogurt greco
Pranzo: un trancio di pesce spada con contorno di bietole saltate in padella
Cena: 200 gr di petto di pollo con contorno di spinaci

Venerdì
Colazione: un uovo sodo e 3 fette biscottate integrali
Spuntino: 50 gr di grana padano
Pranzo: 80 gr di salmone affumicato con contorno di finocchi al vapore conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva
Cena: 200 gr di manzo con insalata di carote

Sabato
Colazione: 50 grammi di bresaola e una fetta di pane integrale
Spuntino: 6 noci
Pranzo: 200 gr di sgombro con insalata di carote e finocchi
Cena: 200 gr di petto di pollo ai ferri con contorno di bietole saltate in padella

Domenica
Colazione: un bicchiere di latte intero con 45 gr di cereali integrali
Spuntino: uno yogurt greco
Pranzo: un trancio di pesce spada con contorno di spinaci
Cena: una frittata di zucchine con insalata di radicchio

Vale la pena sottolineare come siano sconsigliati i vegetali appartenenti alla famiglia delle crucifere, tra cui cavoli, broccoli, verze e ravanelli.
Sono vietati tassativamente, invece, i dolci, tutti gli alimenti ricchi di zuccheri semplici, i cibi preparati con farine lavorate, le bevande alcoliche e le bevande gassate e/o zuccherate.

La mia opinione sulla dieta metabolica

La dieta mediterranea propone tutti e tre i macronutrienti, ovvero carboidrati, proteine e grassi.

La dieta metabolica, invece, taglia i carboidrati a periodi alterni, inducendo l’organismo a bruciare più grassi utilizzandoli come fonte energetica principale in sostituzione dei carboidrati. Pur non essendo restrittiva in termini calorici, almeno nel primo periodo, questa dieta è iper-proteica e pertanto è sconsigliata a tutti coloro che lamentano disturbi ai reni o al fegato.

Inoltre, non è affatto raccomandata agli atleti con un fabbisogno di carboidrati elevato, come runners, ciclisti, nuotatori e così via. Infine, va sottolineato come non sia un’opzione sostenibile, essendo la sua impostazione nel lungo periodo piuttosto complicata. Trattandosi di un programma alimentare abbastanza restrittivo e caratterizzato da una quantità limitata di nutrienti, andrebbe utilizzato soltanto per brevi periodi di tempo, allo scopo di raggiungere un obiettivo specifico e sempre sotto la supervisione di un medico.

Va detto, poi, come ridurre esageratamente i carboidrati (al di sotto dei 120 grammi al dì) non sia una pratica salutare e possa comportare sintomi potenzialmente fastidiosi, quali stanchezza, cefalee e nausea. A quanto detto, si accompagna una grossa carenza di fibre, ma soprattutto di vitamine, sali minerali e antiossidanti, dovuta allo scarso consumo di frutta, verdure a foglia verde e legumi.

Per tutti i motivi elencati, questa dieta non trova posto all’interno della nostra programmazione.

Prediligiamo, infatti, la dieta mediterranea, uno stile alimentare sano, estremamente vario e privo di restrizioni.
Se desideri centrare i tuoi obiettivi senza adottare regimi alimentari in grado di mettere a dura prova la tua resistenza fisica e mentale (oltre alla tua salute), affidati a un coach esperto e capace!

 

È evidente come il regime alimentare descritto nel dettaglio sia ricco di privazioni in grado, soprattutto nel lungo periodo, di danneggiare la salute di chi sceglie di adottarlo. Un rischio spesso sottaciuto è quello legato all’insulino-resistenza, condizione innescata da un’alimentazione ad elevato contenuto di grassi. L’insulino-resistenza può aumentare il rischio di diabete, malattie cardiache e sindrome metabolica.

Scherzare con la propria salute per raggiungere un obiettivo alla portata di tutti come la perdita di peso è un vero e proprio delitto. Detto ciò, invitiamo tutte coloro che desiderano migliorare la propria composizione corporea a rivolgersi a un trainer che sappia guidarle per mano verso i propri obiettivi, senza alcun rischio per la salute e maturando la giusta consapevolezza riguardo l’importanza dell’allenamento e di un’alimentazione adeguata!

Gabriella Vico
Sportiva professionista per più di 20 anni, Coach Fitness e Coach nutrizionale, dottoressa in Scienze Motorie e Sportive, condivido con i miei lettori tutte le mie conoscenze e le mie astuzie per aiutarli a vivere a lungo, con una miglior forma fisica ed un’ottima salute.
Stefania Mazzone
Stefania Mazzone ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'università Federico II di Napoli. Appassionata di fitness e forte promotrice di un corretto stile di vita per il raggiungimento di un buono stato di salute.
Gaia Mazzone
Dott.ssa Gaia Mazzone, nutrizionista laurea in Scienze Biologiche presso l’Università Luigi Vanvitelli. Laurea in Scienze degli Alimenti e Nutrizione Umana presso l’Università Luigi Vanvitelli.