Dieta gruppo sanguigno: cos’è, come funziona, menù e opinione

Dieta gruppo sanguigno: cos'è, come funziona, menù e opinione

Questo regime alimentare è basato sul principio che ciascun gruppo sanguigno, per mantenersi in salute, debba attenersi ad alcune indicazioni alimentari specifiche.

Secondo l’emodieta, coloro che appartengono ai gruppi 0, A, B o AB, dovrebbero prediligere determinati cibi e ridurre il consumo di altri alimenti, in modo da favorire il corretto funzionamento del proprio sistema immunitario.

La giusta alimentazione, quindi, dovrebbe tener conto del gruppo sanguigno ed escludere cibi specifici, in grado di causare infiammazioni perché incompatibili con un determinato gruppo sanguigno.

Cosa c’è di vero in questa affermazione? L’emodieta si basa davvero su conoscenze scientifiche acclarate e affidabili? Scopriamolo insieme.

Cos’é la dieta gruppo sanguigno?

A ideare questa dieta fu il naturopata americano Peter D’Adamo, che decise di sviluppare le ricerche del padre, James D’Adamo.

A diffonderla in Italia, invece, fu il medico piacentino Piero Mozzi. Come accennato, l’emodieta si basa sulla presunta correlazione tra alimentazione e sistema immunitario.

Affinché la dieta possa aderire alle esigenze di ciascun individuo, deve fare riferimento al suo gruppo sanguigno e alle caratteristiche dello stesso.

Peter D’Adamo scrisse un libro del quale vendette la bellezza di 7 milioni di copie.

Nel testo, il medico statunitense illustrò la diversa predisposizione alle patologie di ogni gruppo sanguigno.

I principi su cui si basa l’emodieta

Questa dieta è fondata sul sistema di classificazione ABO e sulle caratteristiche dei 4 gruppi sanguigni (A, B, AB, 0).

Essendo comparsi in momenti diversi della storia evolutiva umana, i gruppi sanguigni sarebbero il riflesso dell’alimentazione che i nostri antenati seguivano in quel determinato periodo storico.

Secondo il dottor D’Adamo e i suoi seguaci, il gruppo 0 sarebbe quello più antico, particolarmente diffuso tra i primi Homo Sapiens, con particolare riferimento all’uomo di Cro-Magnon, che viveva in Europa Occidentale durante il Paleolitico Superiore e si cibava principalmente di carne.

Successivamente, nel Neolitico, sarebbe nato il gruppo A, prodotto diretto della nascita delle prime coltivazioni.

Intorno a 10.000 anni fa, quando alcune popolazioni nomadi si stabilirono nelle aree montuose dell’Asia centrale, nacque il gruppo B, espressione della diffusione della pastorizia.

Queste popolazioni, infatti, si nutrivano principalmente di carne, latte e prodotti caseari.

Il gruppo più recente, infine, sarebbe l’AB, il quale risalirebbe a poco più di un migliaio di anni fa, in seguito all’invasione dell’Impero Romano da parte delle popolazioni barbariche.

Dopo il 450 d.C. la mescolanza tra genti di origine latina e popolazioni germaniche diede vita al gruppo AB, il quale ereditò alcune caratteristiche tipiche dei gruppi A e B.

Il ruolo degli antigeni

Gli antigeni presenti nei globuli rossi sarebbero espressione dei cambiamenti occorsi al sistema immunitario nel corso dei secoli. Questi antigeni cambiano a seconda delle condizioni alimentari, ambientali e climatiche.

Ma di cosa si tratta nello specifico?

Gli antigeni sono sostanze che consentono al sistema immunitario di individuare eventuali “intrusi”.

Il principale antigene del gruppo 0 è il fucosio, uno zucchero semplice che nel gruppo A si combina con la N-acetil-galattosamina e nel gruppo B con la D-galattosamina. Nel gruppo AB, invece, il fucosio si lega ad entrambi.

Una volta individuati gli intrusi, ovvero le sostanze potenzialmente nocive, gli antigeni stimolano le cellule a produrre anticorpi.

Tra questi intrusi figurano le lectine, una categoria di proteine presente in molti alimenti. Per stabilire quale dieta adottare, D’Adamo consigliava di eseguire il test dell’Indicano, una sostanza chimica prodotta dall’organismo ogni volta che una proteina non viene digerita correttamente.

Secondo D’Adamo, maggiore è la concentrazione di Indicano nelle urine, più elevata è la presenza di lectine incompatibili nell’organismo.

Le caratteristiche dei vari gruppi sanguigni

Il gruppo 0 è compatibile soprattutto con i cibi a base di proteine animali. Gli appartenenti al gruppo 0 vantano un apparato digerente robusto e un sistema immunitario reattivo, capaci di tollerare leggeri stati di chetosi (un’alterazione metabolica provocata da un’alimentazione povera di carboidrati e ricca di proteine).
Al contrario, gli appartenenti al gruppo 0 dovrebbero limitare il consumo di prodotti caseari e determinati legumi. Anche il glutine può causare danni nel lungo periodo.

Tra i punti di forza del gruppo A, invece, figura la capacità di tollerare bene frutta, verdura, uova e pesce, al contrario di quanto avviene con i latticini e la carne rossa.

Il gruppo B origina delle tribù nomadi dell’Asia e coloro che vi appartengono hanno la fortuna di poter adottare una dieta piuttosto varia, fatta eccezione per gli alimenti ricchi di glutine di frumento.

Infine, il gruppo AB è quello più raro ma anche più recente. Trova difficoltà nel digerire la carne rossa e non tollera bene il granturco, il grano saraceno, il sesamo e il frumento.

Le regole comuni

Secondo D’Adamo e seguaci, alcuni cibi sarebbero capaci di causare infiammazioni acute e/o croniche.

Infiammazioni alla base di disturbi quali mal di testa, aumento di peso e del colesterolo cattivo.
Oltre ai cibi da evitare, esistono anche regole comuni a tutti i gruppi, ovvero:

  • bere un tazza d’acqua tiepida prima di fare colazione
  • a pranzo è possibile mangiare senza contare le calorie e pesare gli alimenti. È sufficiente evitare gli eccessi ed alzarsi sempre da tavola non completamente pieni
  • evitare di consumare carboidrati a cena
  • prediligere la frutta e la verdura di stagione, possibilmente biologiche e a chilometro zero
  • privilegiare gli alimenti privi di glutine

Menù settimanale dieta gruppo sanguigno

Ecco un esempio di menu settimanale per ciascun gruppo sanguigno:

Dieta del Gruppo 0

Lunedì
Colazione: un frutto a piacere, una tazza di tè verde e una manciata di mandorle
Pranzo: zuppa di fagioli cannellini, 150 gr di alici gratinate al forno e un’insalata mista
Merenda: 4 noci
Cena: 200 gr di vitello e bietola saltata in padella

Martedì
Colazione: uova strapazzate e un caffè
Pranzo: 80 gr di riso nero con zucchine e gamberetti
Merenda: un pugno di mandorle
Cena: 200 gr di fesa di tacchino con contorno di carciofi al vapore

Mercoledì
Colazione: un frutto a piacere e un bicchiere di latte di mandorle
Pranzo: 100 gr di quinoa con zucchine e carote
Merenda: uno yogurt di soia con semi di zucca
Cena: un trancio di salmone al forno con contorno di broccoli lessati

Giovedì
Colazione: un bicchiere di karkadè, farinata di ceci e sgombro
Pranzo: fegato con cipolle e carote e contorno di patate al forno
Merenda: 4 noci
Cena: 200 gr di sarde al forno con olive

Venerdì
Colazione: un bicchiere di latte di soia e 100 gr di mele cotte
Pranzo: un trancio di salmone al forno con insalata di ceci e carote
Merenda: un pugno di mandorle
Cena: 200 gr di merluzzo con contorno di bietola saltata in padella

Sabato
Colazione: una tazza di tè verde e due focaccine di legumi
Pranzo: 100 gr di penne di grano saraceno al ragù di carne
Merenda: una fetta di dolce alle mandorle
Cena: 200 gr di arrosticini di pecora con contorno di finocchi al vapore

Domenica
Colazione: un caffè e 100 gr di farinata di ceci
Pranzo: 80 gr di riso integrale con zucchine e sgombro
Merenda: uno yogurt di soia con semi di canapa
Cena: bistecca di manzo ai ferri con contorno di spinaci bolliti e una spruzzata di limone

Dieta del Gruppo A

Lunedì
Colazione: un frutto a piacere, una tazza di tè verde e uno yogurt di soia
Pranzo: 80 gr di riso integrale con zucchine e salmone
Merenda: un pugno di mandorle
Cena: 200 gr di tacchino ai ferri con contorno di cicorie lessate

Martedì
Colazione: un bicchiere di latte di mandorle, un frutto a scelta e un uovo al tegamino
Pranzo: zuppa di fagioli, sgombro e broccoli lessi
Merenda: 4 noci
Cena: 200 gr di merluzzo scottato con limone e finocchi crudi

Mercoledì
Colazione: una tazza di karkadè e 4 fette biscottate integrali
Pranzo: 200 gr di pollo arrosto con insalata di radicchio e carote
Merenda: una manciata di semi di zucca
Cena: un uovo in camicia con carote e zucchine

Giovedì
Colazione: un caffè, un pezzo di cioccolato fondente e un uovo sodo
Pranzo: 80 gr di riso rosso con asparagi e sgombro
Merenda: uno yogurt di soia con semi di canapa
Cena: 200 gr di tonno alla piastra scottato e un’insalata mista

Venerdì
Colazione: un bicchiere di latte di soia e 5 noci
Pranzo: un trancio di pesce spada al forno e mezzo ananas
Merenda: un pugno di mandorle e un paio di fichi secchi
Cena: brodo di pollo e verza al vapore

Sabato
Colazione: un caffè e un uovo al tegamino
Pranzo: 100 gr di lenticchie e 200 gr di petto di pollo ai funghi
Merenda: una manciata di semi di zucca
Cena: minestrone di verdure di stagione (senza patate)

Domenica
Colazione: una tisana alle erbe e 3 gallette di riso con burro d’arachidi
Pranzo: castagne al forno, cicorie lessate e un uovo al tegamino
Merenda: 2 prugne secche
Cena: crudo di salmone con una spruzzata di limone e contorno di bietole saltate in padella

Dieta del Gruppo B

Lunedì
Colazione: una tazza di tè nero, un pugno di mandorle e un uovo alla coque
Pranzo: zuppa di fagioli borlotti, 200 gr di manzo ai ferri e un’insalata di radicchio
Merenda: 2 prugne secche
Cena: 200 gr di tacchino e verze cotte al vapore

Martedì
Colazione: un bicchiere di latte di mandorla, un frutto a scelta e un pezzo di cioccolato fondente
Pranzo: 80 gr di riso integrale con sugo di pesce
Merenda: un pugno di mandorle
Cena: 200 gr di salmone al forno con zucchine

Mercoledì
Colazione: un bicchiere di latte di capra, un frutto a scelta e 3 fette biscottate
Pranzo: un trancio di pesce spada alla griglia con carote all’insalata
Merenda: 4 noci
Cena: melanzane al forno e un uovo alla coque

Giovedì
Colazione: una tazza di tè verde, un muffin di quinoa e un frutto
Pranzo: 100 gr di quinoa con carote e barbabietole rosse, un uovo al tegamino
Merenda: 2 prugne secche
Cena: 200 gr di coniglio al forno con broccoli al vapore

Venerdì
Colazione: una tazza di karkadè e 4 pancake con farina di castagne e marmellata di frutti rossi
Pranzo: zucchine grigliate, feta e insalata di cetrioli
Merenda: 2 fichi secchi
Cena: 200 gr di merluzzo al forno e un’insalata mista

Sabato
Colazione: uno yogurt magro con semi di lino e 5 mandorle
Pranzo: 100 gr di pasta e piselli con zucchine e 100 gr di sgombro
Merenda: 2 prugne secche
Cena: 200 gr di tonno ai ferri con limone e contorno di cicorie saltate in padella

Domenica
Colazione: una tisana alle erbe e 50 gr di ricotta magra con un cucchiaino di miele
Pranzo: 200 gr di agnello al forno con contorno di patate e insalata mista
Merenda: un pugno di mandorle
Cena: un hamburger di manzo con insalata di rucola, zucchine e carote

Dieta del Gruppo AB

Lunedì
Colazione: una tazza di tè verde e 50 gr di ricotta con marmellata
Pranzo: zuppa di fagioli borlotti, 150 gr di tacchino ai ferri e un’insalata mista
Merenda: 4 noci
Cena: 200 gr di salmone al forno con zucchine

Martedì
Colazione: una tazza di karkadè, un uovo sodo
Pranzo: 80 gr di riso nero con salmone e zucchine
Merenda: 2 prugne secche
Cena: 200 gr di baccalà con pomodori e zucchine e un’insalata mista

Mercoledì
Colazione: un caffè, un frutto a scelta e una manciata di pistacchi
Pranzo: 100 gr di lenticchie rosse e 200 gr di coniglio in umido con contorno di bietole cotte al vapore
Merenda: uno yogurt di soia con semi di lino
Cena: 150 gr di sardine al cartoccio con cavolfiore al vapore

Giovedì
Colazione: un bicchiere di latte di soia, una fetta di pane di quinoa con miele e mandorle
Pranzo: quinoa con sugo di pesce, carpaccio di tonno e finocchi crudi all’insalata
Merenda: 2 focaccine di legumi con tonno e fagioli cannellini
Cena: 200 gr di sarde al forno

Venerdì
Colazione: un caffè, un frutto e un uovo sodo
Pranzo: 80 gr di pasta di piselli con tonno
Merenda: un pugno di mandorle
Cena: 200 gr di agnello alla brace e zucchine bollite

Sabato
Colazione: una tazza di tè verde e uno yogurt di soia con semi di lino
Pranzo: 250 gr di agnello, carote e patate al forno
Merenda: 2 prugne secche
Cena: 200 gr di tacchino al forno con insalata di scarola

Domenica
Colazione: un bicchiere di latte di mandorla, un frutto e uno zabaione
Pranzo: un trancio di pesce spada ai ferri, un’insalata di finocchi e un quarto di ananas
Merenda: uno yogurt di soia con semi di lino
Cena: 200 gr di merluzzo scottato in padella e cavoletti di Bruxelles

La mia opinione sulla dieta gruppo sanguigno

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L’emodieta ha sollevato parecchie perplessità nel mondo della scienza. A sconsigliarla per prima, dopo una revisione approfondita, fu una ricerca pubblicata da alcuni studiosi dell’Università di Toronto.

Gli scienziati canadesi notarono che, se persone con un gruppo sanguigno diverso avessero seguito la stessa dieta, ne avrebbero ricavato gli stessi benefici. Pertanto, chiunque dichiari di sentirsi meglio grazie a questa dieta, in realtà non ha fatto altro che modificare il proprio stile alimentare in modo da renderlo più vicino a quella che potrebbe essere considerata una dieta salutare.

Nessuna evidenza scientifica, invece, ha mai individuato un collegamento tra alimentazione e gruppo sanguigno. I principi su cui si basa questa dieta sono molto distanti dalla nostra filosofia.

Non è un caso se, all’interno del nostro programma di coaching personalizzato (alimentazione + allenamento), proponiamo esclusivamente varianti della dieta mediterranea, che annoverano tutti gli alimenti, senza alcuna esclusione preventiva.

Il nostro organismo ha bisogno di proteine, carboidrati e lipidi nelle giuste quantità. Pur essendo abbastanza efficace, la dieta del gruppo sanguigno impone troppe restrizioni, per altro non suffragate da nessuna base scientifica.

La mia opinione su questo tipo di dieta è quindi abbastanza negativa. Se desideri migliorare la tua forma fisica e mentale, affidati a un trainer esperto, che sappia guidarti verso gli obiettivi che ti sei prefissata!

 

La dieta gruppo sanguigno non propone uno schema settimanale scorretto o potenzialmente dannoso ma, più semplicemente, poggia su convinzioni scientificamente errate. Per questo motivo, rispettare le regole che stanno alla base di questo regime alimentare non è conveniente, non fosse altro che per le privazioni che impone ai vari gruppi sanguigni.

Al contrario, la dieta mediterranea, con le dovute variazioni individuate sulla base delle esigenze e delle caratteristiche metaboliche e morfologiche del soggetto, non esclude a priori alcun cibo e si adatta alla perfezione a tutti coloro che desiderano adottare uno stile di vita sano ed equilibrato.

Gabriella Vico
Sportiva professionista per più di 20 anni, Coach Fitness e Coach nutrizionale, dottoressa in Scienze Motorie e Sportive, condivido con i miei lettori tutte le mie conoscenze e le mie astuzie per aiutarli a vivere a lungo, con una miglior forma fisica ed un’ottima salute.
Stefania Mazzone
Stefania Mazzone ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'università Federico II di Napoli. Appassionata di fitness e forte promotrice di un corretto stile di vita per il raggiungimento di un buono stato di salute.
Gaia Mazzone
Dott.ssa Gaia Mazzone, nutrizionista laurea in Scienze Biologiche presso l’Università Luigi Vanvitelli. Laurea in Scienze degli Alimenti e Nutrizione Umana presso l’Università Luigi Vanvitelli.