L’ansia è una condizione di tensione diffusa e persistente, che interessa costantemente, o quasi, le persone che ne soffrono. All’ansia si associa uno stato emotivo fragile, che risente di una costante condizione di allerta e di reazioni spesso esagerate rispetto alla situazione reale.
Lo stato ansioso tende ad aumentare e a distorcere la percezione di determinati stimoli esterni.
Oltre all’angoscia, può innescare anche diverse reazioni psicosomatiche, tra cui un aumento repentino della frequenza cardiaca, della sudorazione e della ventilazione polmonare, ma anche vomito, nausea, tremori, diarrea, etc.
Scopriamo insieme come va affrontata e curata una patologia troppo spesso sottovalutata.
Cos’è e come si manifesta l’ansia?
Quando tende a diventare una condizione costante, l’ansia inizia ad incidere pesantemente sullo stile di vita del paziente.
In questo caso di parla di “disturbo d’ansia“, il quale può avere diverse sfaccettature e includere una o più delle seguenti manifestazioni:
- problemi fisici quali dolori
- tremori
- mal di testa
- difficoltà respiratorie
- vertigini
- irrigidimento muscolare, etc
- fobia sociale
- panico
- disturbo ossessivo-compulsivo.
L’ansia cronica va curata con un’adeguata terapia farmacologica, associata a un iter psico-terapeutico in grado di consentire al paziente di far luce sulle ragioni che stanno a monte della sua condizione.
Ricerche recenti hanno dimostrato come stati prolungati di ansia e stress non opportunamente gestiti possono erodere i telomeri (sequenze di DNA in grado di proteggere dall’invecchiamento e da alcune forme di cancro) e favorire la comparsa di ulteriori patologie, anche gravi.
Quali sono i sintomi dell’ansia?
Secondo le informazioni condivise dell’OMS, il numero di pazienti affetti da ansia cronica ammonta a oltre 400 milioni in tutto il mondo.
Tra i sintomi più frequenti causati da questa condizione figurano manifestazioni quali:
- disturbi del sonno (risvegli notturni, alterazioni del ritmo circadiano, etc.)
- irritabilità
- attacchi di panico
- paure irrazionali
- mal di testa
- debolezza
- crampi allo stomaco
- problemi di deglutizione
- sensazione di soffocamento
- ronzii auricolari
- tachicardia
- tremori
- disturbi intestinali frequenti
Le cause dell’ansia
Col passare del tempo, l’ansia situazionale (quella fisiologica, legata a situazioni di difficile gestione) può trasformarsi in ansia cronica.
Quando ci si rende conto che la propria condizione sta peggiorando, allora è necessario rivolgersi a uno specialista in grado di riconoscerne cause e sintomi.
Alle volte, il disturbo d’ansia non sembra essere legato ad alcun motivo scatenante. In generale, comunque, è possibile individuare alcuni fattori capaci di influire sulle persone determinando condizioni più o meno gravi:
- uno stile di vita troppo frenetico (problemi con genitori e figli, ritmi di lavoro intensi e corroboranti, etc)
- abuso di alcolici e/o sostanze psicotrope
- fattori ereditari
- disequilibri di alcune sostanze chimiche prodotte dal cervello (serotonina e noradrenalina, neurotrasmettitori in grado di regolare l’umore)
Alimentazione e prevenzione
Va detto che contrariamente a quanto accade per la depressione, il legame tra ansia e serotonina non è completamente noto.
Tuttavia, secondo studi recenti, il disturbo d’ansia potrebbe essere causato dal difetto o dall’eccesso di questo neurotrasmettitore.
Ciò vuol dire che, seppur oggigiorno non venga ancora considerata come un possibile rimedio, la quantità di triptofano (precursore della serotonina) e serotonina all’interno della dieta potrebbe contribuire ad alleviare questa condizione patologica.
Tra gli alimenti ricchi di serotonina figurano: cacao, noci, cioccolato fondente, ananas, kiwi, ciliegie, pomodori, prugne, banane e latticini.
Inoltre, gli acidi grassi omega 3 sembrano essere in grado di contribuire efficacemente alla riduzione del disturbo d’ansia.
Gli omega 3 sono contenuti nel pesce azzurro, nelle alghe e in un’ampia gamma di semi oleosi.
Bisogna, invece, ridurre assolutamente il consumo di cibi e bevande stimolanti quali il caffè, gli alcolici, il ginseng, i tè fermentati, il cioccolato al latte e gli energy drink.
Il disturbo d’ansia può essere contrastato attraverso la consapevolezza e, quindi, una presa di coscienza profonda.
In particolare, il soggetto colto da crisi di panico e ansia deve essere in grado di:
- riconoscere le circostanze in grado di innescare l’ansia, imparando a gestirle razionalmente
- ammettere a se stessi la propria tendenza a soffrire di questo disturbo e lasciarsi aiutare da un esperto
In particolare, dovresti valutare l’opportunità di affidarti al coaching personalizzato di un professionista affermato che possa guidarti attraverso un iter terapeutico efficace e risolutivo.
La terapia psicologica va considerata come una terapia naturale, in grado di agire sulle alterazioni ormonali provocate dagli stati emotivi negativi.
Condizioni spesso causate da eventi traumatici quali abbandono, lutto, perdita del lavoro e così via.
In questi casi, la psicoterapia è l’unico sistema di guarigione veramente efficace.
Il supporto di un professionista in grado di offrire consigli e rimedi giusti è fondamentale per ridurre i sintomi e agire sulla causa scatenante.
Naturalmente, i metodi impiegati sono sempre diversi, a seconda delle condizioni del paziente, nonché dei motivi che stanno alla base del disturbo ansioso.
La scelta della terapia è di competenza del terapeuta.
Il ruolo dello sport nella gestione dell’ansia
Lo sport permette di gestire lo stress, aumentare l’autostima, allenare mente e corpo, migliorare la motivazione.
L’attività fisica, se svolta regolarmente e senza eccessi, garantisce parecchi benefici, tra cui la possibilità di alleviare o prevenire i sintomi dello stress e dell’ansia.
Inoltre, contribuisce a rilassare i muscoli e migliora la qualità del sonno.
Possiede un’azione benefica sulla circolazione, sull’attività neuronale e sulla produzione di endorfine, sostanze chimiche rilasciate dal cervello in situazioni piacevoli.
Le endorfine sono dotate di proprietà molto simili a quelle degli oppiacei: hanno effetti analgesici ed eccitanti e sono in grado di regolare l’umore.
Le persone ansiose tendono ad evitare parecchie attività ritenute pericolose o difficili; lo sport implica la necessità di porsi determinati obiettivi, che aiutano ad aumentare la fiducia in se stessi.
Corsa, palestra e nuoto sono attività alla portata di tutti, che possono abbattere i livelli di stress e migliorare umore e capacità fisiche.
Yoga e pilates, invece, sono consigliati a chi desidera svuotare la mente e rilassare il corpo.
Rimedi fitoterapici
Tra i principali rimedi naturali contro l’ansia figurano:
- l’aromaterapia. Ritenuta a tutti gli effetti una scienza, si basa sull’inalazione (o sull’assorbimento cutaneo) di alcuni oli essenziali con proprietà neurosedative. In particolare sono consigliati l’arancio amaro, la lavanda, la camomilla e la melissa
- l’oligoterapia. Questo approccio si basa sulla somministrazione di alcune tipologie di minerali e in particolare del manganese e del cobalto. Può aiutare anche l’integrazione di vitamina E, vitamine del gruppo B, calcio e magnesio
- la fitoterapia. Si tratta di una scienza basata sull’assunzione di estratti di piante in grado di migliorare la capacità di rilassarsi del paziente, sciogliere i nervi e diminuire i livelli di stress. In particolare è consigliabile assumere tisane a base di biancospino, valeriana, passiflora e melissa
Se il buongiorno si vede dal mattino, è necessario cominciare a combattere l’ansia fin da subito, appena svegli.
Ecco perché, prima di calarsi nella quotidianità, è consigliato optare per una colazione abbondante, possibilmente priva di zuccheri (che possono causare agitazione).
Al termine della giornata lavorativa è opportuno ritagliarsi dello spazio per sé, da dedicare alla palestra, al nuoto o allo yoga.
Il relax è una conseguenza delle tensioni liberate attraverso lo sport. Infine, è importante affidarsi ai consigli di uno specialista, in grado di pianificare un programma ad hoc, basato sulle reali condizioni del paziente.
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